sabato 30 gennaio 2010

San Galgano. Indagine su un luogo affascinante.


Sono passate ormai un po' di primavere, per la precisione la prima ed ultima volta in cui mi recai a San Galgano era nel giugno del 2004. Ci andai di giorno, una giornata fantastica, come solo in Toscana se ne vedono. Il luogo, denso di storia, non poteva non essere visitato da uno come me, tanto legato alle leggende e a tutto ciò che ha un alone di mistero. Come potete vedere dalle prime foto, la visita diurna è molto densa di particolari, come la passeggiata all'oratorio di San Galgano, costruito nel 1185 sulla collina di fianco all'area dove successivamente, nel 1218 venne edificata l'abbazia adesso diroccata. Nell'oratorio si possono trovare testimonianze misteriose della vita del Santo, come la spada conficcata nella roccia (di memoria "arthuriana") e le mani di due ladroni, che si pensa abbiano tentato un furto nella cappella e siano stati "puniti" da dei lupi.La leggenda narra che la spada fu conficcata nella roccia come simbolo dell'abbandono della vita di cavaliere per il percorso spirituale.

La visita all'area è una tappa obbligata per tutti gli appassionati di mistero perché nell'aria si respira un'atmosfera strana, forse si tratta di autosuggestione causata dalle inconsuete circostanze (l'abbazia diroccata e la campagna circostante, magnifica e incontaminata) ma ci sono persone, come me, che da questo posto non se ne vorrebbero andare più!

Vi confesso che all'epoca non ero molto interessato alle "presenze", o alle "essenze", come le definisco io, ma San Galgano fu il primo posto in cui in vita mia ebbi la chiara sensazione di essere letteralmente circondato da queste entità, anche se, come vedete dalle foto sia nella visita diurna che in quella notturna, non sono riuscito a catturarne nessuna.

La sera durante la quale decidemmo di recarci a San Galgano era molto buia, il cielo era terso ma non c'era la luna, durante il tragitto in scooter da Buonconvento (SI) a San Galgano, attraversammo molti boschi e zone selvagge dove purtroppo uccidemmo anche una lepre che disgraziatamente ci attraversò la strada all'improvviso. Un po' scossi ci recammo comunque alla nostra meta, ma Laura a causa dell'incidente aveva completamente perso l'interesse per la gita notturna.
Vi confesso che neppure io ero tanto entusiasta, però scattai le foto che vedete. Rimanemmo per pochi minuti perché oltretutto la temperatura era scesa parecchio, nonostante la stagione estiva. Successivamente notai che la cosa era parecchio strana: sarà stato il freddo del rimorso per aver tolto la vita ad un piccolo animale (anche se incidentalmente), ma quel luogo era il più freddo di tutto il circondario!

Una cosa è certa: verrà il giorno in cui tornerò a San Galgano, perché quel luogo mi è rimasto scolpito nell'anima.

per vedere tutte le foto.

per vedere la mappa.

per vedere il sito ufficiale della località

martedì 19 gennaio 2010

Sempre a proposito di ORBS

ORBS come se piovesse!!! Se guardate le foto noterete delle "orde" di Orbs! Infatti l'aria era satura di polvere proveniente dalla pista di terra battuta dove sta girando il bimbo con la bici. In realtà oltre alla bici ci stavano girando anche delle macchinine radiocomandate che sollevavano un polverone della m...alora! Ecco a voi i veri ORBS!!! Foto scattate dal sottoscritto. Per la cronaca, nella terza foto il bambino non è indemoniato, è solo l'effeto del flash nei suoi occhi! Spero che il mio contributo possa servire a salvare le povere menti troppo influenzabili di tante persone e di conseguenza anche il loro portafoglio dall'acquisto di libri e trattati sugli orbs!

lunedì 18 gennaio 2010

The ORBS experiment!

Oggi mi sono imbattuto nell'ennesimo articolo che parla degli ORBS! Ultimamente si sta speculando in modo patetico su questo cosiddetto "fenomeno". Cosa sarebbero gli Orbs? Secondo alcuni trattasi di entità incorporee (spiriti, organismi alieni o chissà che) che apparirebbero solo all'obiettivo delle attuali fotocamere digitali. Alcuni pensano che abbiano un messaggio da comunicarci e per farlo ci appaiono nelle foto che scattiamo.
Bene, ragazzi, smettiamola una volta per tutte di credere a queste EMERITE BOIATE!
È appurato che gli orbs NON SONO entità paranormali, bensì semplice PULVISCOLO presente nell'area antistante all'obiettivo della nostra fotocamera digitale compatta mentre noi stiamo scattando con il flash. Prima di scattare l'autofocus della macchina mette a fuoco il soggetto (la fidanzata, la mamma, la zia, il gatto...) il flash emette il lampo e oltre ad illuminare il soggetto, illumina anche tutto il pulviscolo presente tra voi e il soggetto! Quel pulviscolo illuminato dal flash ovviamente non è a fuoco, quindi è sfuocato e appare più grande di quello che è! Appare come un cerchietto trasparente... un ORB!!!
Poco fa sono andato in salotto, l'unica parte di casa mia dove è presente una superficie scura (il mobile) e ho scattato la foto che vedete qui sotto. È piena di ORBS!!!
In realtà ho chiesto a mia moglie di spolverare un mobile e poi scuotere lo straccio al centro della stanza... ed ecco il risultato: polvere in sospensione catturata dal bagliore del flash e sfuocata dell'obiettivo!


Come ti inganno con Photoshop

Photoshop, se lo sai usare almeno per un 10% delle sue possibilità, ti da la possibilità di realizzare ottimi "fake", ovvero fotoritocchi molto realistici. Puoi fare scherzi di ogni genere, tipo sostituire la faccia di George Clooney con la tua, aumentare le misure di reggiseno della tua fidanzata, e altri giochettini di questo tipo. Io posso dire di saper usare abbastanza bene questo fantastico programma (lo faccio di mestiere da circa 17 anni) e per me non è così difficile creare immagini di falsi avvistamenti di fantasmi. L'immagine che vedete l'ho creata in 5 minuti esatti utilizzando le due immagini che vedete più sotto, scontornando la sagoma del fantasma, mettendola su un livelo superiore reso trasparente, convertendo il metodo colore in scala di grigio, aggiungendo l'effetto sfocatura e il disturbo gaussiano.

Niente storielle, solo FATTI!

Ultimamente sto bazzicando parecchie pagine di social networks e forum dove si parla di fenomeni paranormali. Ho notato che tutti sono bravissimi a scrivere storielle "da falò sulla spiaggia". La maggior parte delle volte si tratta di leggende metropolitane rivedute e corrette. Le storie di fantasmi sono affascinanti a priori e stuzzicano la fantasia di tutti. Ma chi vuole approfondire di più il discorso (come me) cerca qualcosa di più concreto. Testimonianze legate al passato, leggende tramandate, avvistamenti documentati, dati precisi. Per "avvistamenti documentati" però intendo materiale fotografico plausibile. Considerate che sono un tecnico con esperienza decennale nell'utilizzo di software per la gestione fotografica e quindi sono in grado di accorgermi quasi immediatamente se una foto è falsa. Se poi il materiale fosse corredato dagli stessi rivelamenti che effettuo io, ovvero EMF, IR e EVP, il tutto sarebbe perfetto!
Quindi... astenersi perditempo.
Grazie!

venerdì 15 gennaio 2010

IL "KIT" DEL BRAVO GHOST WATHCHER

Mi sono documentato, ho fatto ricerche su internet, acquisti su Ebay, ho testato, provato, studiato libretti di istruzioni e sono arrivato alla convinzione per essere un ghost watcher non sono necessari budget milionari. O almeno, visto che la nostra non è una scienza perfetta, sempre che la si possa definire scienza, non sappiamo con esattezza quale strumento possa andare bene per poterla studiare e per ottenere dei risultati soddisfacenti. È assolutamente possibile riuscire ad ottenere qualcosa anche avendo speso poche decine di Euro, come anche avendone spesi qualche milione, dal momento che fino ad ora in tutte e due i casi i risultati ottenuti sono praticamente gli stessi. In particolar modo le testimonanze di fenomeni paranormali ci sono arrivate tramite apparecchiature di basso costo come foto, filmati o registrazioni audio. Quindi rimango affezionato alla mia NIKON D50, alla mia videocamera e al mio registratore. Ma vediamo come possiamo migliorare la nostra attrezzatura per avere qualche possibilità in più.

La macchina fotografica.
Una normale macchina fotografica digitale economica può già andare bene, le più recenti hanno delle ottime ottiche e la sensibilità del CCD regolabile anche in automatico. So per certo però che è sconsigliabile usarle al buio, specialmente per il motivo che se non vedi il soggetto che devi fotografare non hai la possibilità di metterlo a fuoco, né con l'autofocus nè in manuale. Con un obiettivo di quelli fissi (macchinette molto economiche) si può provare a fotografare "a caso" ma anche qui non si può sapere mai quello che si otterrà. Ho notato che certi Ghost Hunters in assenza di luce usano il flash... a me sembra un'emerita boiata! Consideriamo che un flash emette una scarica eletromagnetica molto potente, chissà che la cosa non possa essere di disturbo ai nostri amici "ultraterreni"! E poi ritorniamo sempre al problema della messa a fuoco: se prima di scattare la macchina non "vede" il soggetto, come fa a metterlo a fuoco? OK, alcune macchine hanno il faretto illuminatore per le messa a fuoco in condizioni di scarsa luminosità, ma non mi convince per niente. Ho fatto molte prove... i risultati sono proprio scarsi, l'unica soluzione valida è l'illuminazione IR.
Illuminazione IR
Per ovviare al problema dell'illuminazione si può usare un illuminatore IR. Si tratta di un faretto che emette un fascio di luce infrarossa visibile solo dalla telecamera e non dal nostro occhio. In vendita ve ne sono di diversa potenza e prezzi. Si usa per illuminare un'area da fotografare o da riprendere con la telecamera. Non spaventatevi se quando inquadrate un vostro amico i suoi occhi sembreranno quelli dell'indemoniata dell "Esorcista", è un effetto normale dei raggi infrarossi sulla cornea dell'occhio umano.

Telecamere
Per quanto riguarda le telecamere io ho una mia filosofia. Le telecamere digitali a nastro ormai sono destinate ad andare in disuso per essere soppiantate da quelle con scheda SD. Il problema di base è queste ultime hanno dei grossi problemi di compatibilità dei files, specialmente per chi come me, usa un computer MAC. Per ovviare a questo problema mi sono attrezzato con un'ottima fotocamera digitale, una NIKON P80 che realizza degli ottimi filmati in formato MOV (assolutamente e direttamente compatibile con MAC). Una cosa importante nella scelta di una videocamera è l'uso che faremo dei files che registreremo. Nel mio caso, l'utilizzo è finalizzato alla pubblicazione su Youtube, quindi un formato 640 X 480 pixel per ora è più che sufficiente. Se dovessi avere delle velleità da videoamatore "estremo" sicuramente farò un investimento più adatto allo scopo. Per le rilevazioni in luoghi chiusi (appartamenti, soffitte, edifici in genere), è possibile attrezzarsi con un computer portatile con 2 - 3 webcam di quelle adatte all'uso al buio (con illuminatore IR incorporato) collegate via USB ad un software di quelli che normalmente si usano anche per la videosorveglianza. Questi software permettono di registrare sul disco del PC quello che proviene da ogni singola cam.

Misuratori EMF
Per "E.M.F." si intende "Electro Magnetic Field", ovvero, Campo Elettro Magnetico. Parlando in termini "dell'uomo della strada", le onde magnetiche sono intorno a noi, ci attraversano, alcune di loro possiamo vederle (come i colori, ovvero la luce riflessa dai colori), alcune le possiamo sentire (attraverso apparecchi, sotto forma di onde radio), alcune hanno effetto sulla materia (come gli ultavioletti, le microonde o i raggi Gamma). Ognuna di queste onde si differenzia dall'altra per la diversa lunghezza d'onda. I misuratori EMF permettono di misurare le emissioni di questo tipo di onde. Sono nati per effettuare misurazioni su apparecchi le cui emissioni potrebbero danneggiare l'uomo (come i forni a microonde difettosi o le emissioni degli elettrodotti), ma si crede che si possano usare anche per rilevare entità invisibili all'occhio umano che si pensa emettano una sorta di traccia magnetica durante la loro apparizione.

Termometri
Non vi sto a spiegare il funzionamento di un termometro, ma vi spiego cosa c'entra con il mio kit. Sempre come per le onde magnetiche, si crede che i fantasmi, durante le loro apparizioni, modifichino l'ambiente intorno a loro, abbassando di diversi gradi la temperatura. Siccome non è possibile prendere un termometro e metterlo sotto l'ascella ad un fanstasma, l'ideale sarebbe attrezzarsi con un termometro per rilevamenti a distanza. Funziona ad infrarossi (un po' come i termometri pediatrici che si puntano sulla fronte dei bimbi) ma può rilevare temperature anche a distanze superiori ai 5 metri. Alcuni di loro sono dotati di puntatore laser per indirizzare il fascio IR in modo più preciso.

Registratori
Mi sono state raccontate diverse esperienze riguardo alle cosiddette "EVP" (Electronic Voice Phenomena) e ne sento parlare da moltissimi anni, ancora prima dell'avvento del digitale. Per registrare queste "voci" è sufficiente un normale registratore a cassetta, ma se si vuole al giorno d'oggi esistono dei registratori digitali con microfono incorporato che a seconda della scheda di memoria che gli viene inserita possono registrare per diverse ore consecutive, con una qualità del suono altissima. Si tratta di apparecchi molto costosi, quindi se il vostro budget è limitato, ripiegate verso un normale recorder a cassette.

Castello di Avigliana (TO)

Sul paese di Avigliana dominano le rovine del castello distrutto nel XVII secolo al quale si può accedere con un breve percorso dalla piazza Conte Rosso. Il castello viene menzionato per la prima volta tra il 1058 e il 1061 in occasione della cronaca che illustra la costruzione del Monastero di San Michele della Chiusa. A margine della narrazione che portarno alla fondazione tra il 983 ed il 987 del monastero micaelico del monte Pirchiriano, il cronista descrive che il marchese Arduino V risiedeva abitualmente nel Castello di Avigliana che con certezza dovette svolgere una essenziale funzione strategica per il Marchesi durante la metà del XI secolo. (fonte: Wikipedia).

























Il castello che si trova in questa località piemontese fu teatro, nei secoli scorsi, di violentissimi combattimenti che elessero a vincitori i francesi negli ultimi anni del XVII secolo. Si narra che nella zona antistante al castello siano comparsi diverse figure misteriose: un soldato munito di alabarda e diversi altri armati di spada.
Ma il personaggio indubbiamente più suggestivo é una giovane ed elegante donna: indossa un abito verde e porta biondi capelli raccolti da un filo di perle.
Nelle sue apparizioni è stata vista in compagnia di due damigelle e di una scorta armata che, attaccata da una moltitudine di nemici, ha dato vita ad un aspro combattimento prima di sparire nel nulla.
Il caso é tra i più interessanti del Bel Paese.
Di questo castello rimangono oggi solamente pochi ruderi e si raggiunge mediante un percorso illuminato che si inerpica sino in cima alla rocca dalla quale é possibile godere di un panorama mozzafiato.
Data la posizione isolata del luogo, si consiglia un'eventuale escursione diurna e di gruppo. (fonte: www.fantasmitalia.it)

Castello di Marzano di Merlino (LO)

Una leggenda popolare diffusa tra i paesi limitrofi (Zelo Buon Persico, Bisnate, Merlino, Vaiano) dice che i signorotti proprietari di questo castello eseguivano regolari scorribande nell'area circostante alla ricerca di fanciulle che venivano seviziate e poi gettate in un famigerato pozzo all'interno dell'edificio dotato di lame dove le poverette trovavano la morte. Sempre la leggenda parla dei lamenti provenienti dal castello che gli abitanti del paese sostenevano di sentire, nonostante quest'utlimo fosse disabitato ormai da decenni.













UN PO' DI STORIA
La storia del castello è molto antica: già nel '200 erano lì presenti delle fortificazioni, primigenia struttura sulla quale venne in seguito edificato il palazzo. La prima notizia certa è però del 1370, e riguarda un personaggio molto noto nel lodigiano proprio per i castelli che vi edificò: si tratta di Barnabò Visconti, il cui nome richiama immediatamente alla memoria i castelli di Sant'Angelo e di Pandino. Ebbene, nel 1370 Barnabò Visconti lo donò alla moglie Regina della Scala, e nelle mani dei visconti il palazzo rimase fino al 1412, quando Filippo Morliano lo ricevette come premio di fedeltà. La struttura fu oggetto di un importante restauro nel corso del '500, quando cominciarono frequenti cambi di proprietà: prima la famiglia Carcassola, poi i napoletani Tarsis, fino ai Trotti, che rimasero i proprietari fino al 1842. Per tutta la seconda metà dell'800 la struttura fu utilizzata per l'allevamento dei bachi da seta, nel periodo in cui fu di proprietà di una famiglia di setaioli bergamaschi: i Frizzoni. Il palazzo passò ai Grugni nel 1912 del tutto spoglio, privo di mobili, arredi e quadri, di cui era stata disposto il sequestro a causa della precaria situazione economica dei Frizzoni. Ma le vicissitudini del castello non erano ancora finite: nel secondo dopo-guerra divenne ricovero di sfollati e la cappella rimase fino alla metà del '900 adibita a scuola elementare.














Fortunatamente tutti questi avvenimenti, pur provando duramente il palazzo, non ne hanno pregiudicato la struttura, e perfino gli affreschi e i soffitti a cassettone hanno resistito all'incuria.
Nel 1981 il palazzo è stato dichiarato "di interesse particolarmente importante" dal Ministero dei beni culturali (fonte: Lodionline)

Cimitero di Bisnate (LO)

Si tratta della seconda esplorazione "ufficiale" del nostro gruppo.
La prima ebbe luogo intorno al 1998, ma senza adeguate attrezzature di rilevazione. Purtroppo non si riuscì a documentare i sinistri scricchiolii provenienti dalla cripta del cimitero, rumori apparentemente inspiegabili.
La località è privata, quindi l'indagine verrà eseguita dall'esterno del cimitero. Fortunatamente il cimitero è molto piccolo.
Si fa quel che si può, nei limiti della legalita...